Non c’è stata storia. La Gran Corsa Siepi di Merano ha avuto in Brog Deas l’assoluto protagonista della manifestazione. L’allievo di Radek Holcak è tornato sul luogo del delitto, replicando in maniera devastante il successo ottenuto nel 2014. Il figlio di Arakan parla un altro linguaggio e lo ha fatto intendere da subito, quando dopo la prima tornata ha conquistato la leadership della corsa prendendo in mano le redini della classica alto atesina, imboccando in chiaro vantaggio la prima diagonale. Da qui in poi la gara non ha avuto più discussioni, non soddisfatto del treno imposto in avanti dallo stoico Notti Magiche, Lukas Matusky è stato ben felice di poter gestire i parziali a proprio piacimento. I continui strappi hanno gradatamente mietuto vittime eccellenti sul percorso, chi ha provato a galoppare a contatto della figura del ceco alla fine ha dovuto rendere l’onore delle armi. A Marlengo si è arreso Sol Invictus, fermato da Josef Bartos per un infortunio che potrebbe avere serie ripercussioni, la tedesca Koffy Lady ha pagato caro lo sforzo maturato sulla piegata finale dopo gara d’attesa. Solida e di grande sostanza la prova di Chiaromonte che alla sua maniera ha perfomato come da copione imposto dalla dinamica della corsa, determinato nel costruire una generosa rincorsa al pacemaker sull’ultima retta opposta alle tribune, ma alla resa dei conti l’allievo di Frank Melanie, pur correndo a caratteri maiuscoli, ha pagato lo scotto conclusivo chiudendo alle spalle di un Notti Magiche straordinario. Kazoo e A Pigalle non sono mai stati in grado di intervenire nel vivo della contesa. Il merito di questa ennesima impresa di un cavallo monumentale ma estremamente delicato nel fisico come Brog Deas, sta tutta nella cura del suo allenatore che consapevole dello Svarowsky del quale è in possesso, ha saputo gestire con lode la propria integrità fisica. Come non sottolineare la fantastica esibizione di Notti Magiche che d’altronde come tutto il suo team, grazie alla mano dietro le quinte di due preziosi professionisti come John Brennan e Thomas Garner, tutto il team di Aichner e Bianco ne sta beneficiando in modo davvero importante. Corsa ad eliminazione con epilogo a sorpresa nel Premio delle Nazioni, gruppo due in cross country sulla distanza dei 6000 metri. Alla temuta doppia gabbia cadono gli attesi Arman e Martalin quest’ultimo detentore del titolo, in precedenza stessa sorte era toccata ad Allycat e a Cherwick al passaggio del Liverpool. Rimanevano in tre con Mighty Mambo in testa fino al verticale sul francese Gallo’s Star e il veterano Nils. Il transalpino prendeva vantaggio replicando bene dopo l’ultima al generoso tentativo dell’allievo di Paolo Favero, premiato poi dagli stewards per un errore di passaggio obbligato del francese. Situazione che mandava su tutte le furie il suo allenatore Patrice Quinton, fortemente contrariato dalla decisione dei commissari. (Nella foto Brog Deas)