Francia. Nel Grande Steeple Chase di Dieppe, si isola il campione in carica Chiffe d’Affaires. Nel Grand Cross il grigio Tadoum Ludois solo al traguardo

Grande vittoria del supplementato Chiffre d’Affaires nel Grande Steeple Chase di Dieppe. Poco seguito al betting l’allievo di Louisa Carberry si è reso protagonista di una prestazione favolosa, galoppando al comando per tutti i 4500 metri del percorso, dando mai la sensazione di concedere un piccolo margine di recupero ai suoi avversari. In sella Philipp Carberry non ha lesinato incertezze gestendo con autorevolezza il figlio di Kahyasi, che sul traguardo fermava l’asticella delle lunghezze a tredici sul secondo arrivato Gorvello. Questa volta il prendi tutto Macaire ha dovuto inchinarsi allo strapotere del campione in carica, nonostante fosse assente dalle competizioni dallo scorso Gennaio, ultima uscita a Cagnes Sur Mer nel Grand Prix de la Ville di Nice. Buona comunque la performance del favorito, che Bertrand Lestrade ha tenuto ben coperto nel cuore del plotoncino per poi emergere con decisione nella fase finale della corsa. Clamorosa la squalifica di Arc du Chatelet, giunto terzo sul traguardo. I commissari si vedevano costretti al distanziamento all’ultimo posto, causa la mancata prova di contro pesata del suo fantino Alain de Chitray. Promosso di un gradino This Is it con in sella David Cottin, quarto Alberto de Ballon. Dei nove cavalli partecipanti al Grand Cross Country di Dieppe, (Prix Guillemare Quincallerie) soltanto in due hanno avuto la forza di terminare il percorso. La vittoria è andata all’atteso grigio Tadoum Ludois, allievo di Jacques Bigot interpretato da Romain Bonnett, ancora protagonisti sulla pista dell’alta Normandia dopo la bella vittoria nella preparazione del Dufaure. Il figlio di Smadoun non ha sbagliato nulla ed è scivolato sicuro verso il traguardo infilando con classe anche i passaggi più impegnativi, lasciando i suoi avversari a distacco che via via si sono eliminati strada facendo. L’unico sopravvissuto al caos generale è stato Jakherphi d’Art, anch’esso caduto ma capace poi di termine il percorso. (Nella foto Chiffe d’Affaires F.PT)

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