Il Criterium di Primavera ribadisce senza virgolettato la supremazia del ceco Kifaaya. Il rappresentante della Monte Negro sellato da Radek Holcak ed interpretato a memoria da Lukas Matusky, ha vinto con merito la pattern per i quattro anni meranese, rivestendo i panni dell’assoluto protagonista generazionale. Il baio da Intikhab, che in età giovanile aveva evidenziato ottima attitudine nel tempio ceco di Pardubice, aveva vinto in canter lo ‘Scena’ nella première a Maia. Nel giorno del Gran Premio per la bella gioventù dei siepisti radunati nel crocevia nella perla altoatesina, il nipote di Revoque ha confermato la propria superiorità tecnica nei confronti di un valido Nadat, capace di confermarsi su standard di valore noostante il ravvicinato Cogne. Il grigio da Aussie Rules salendo di livello non ha accusato lo step impegnativo, confermando un profilo di siepista provetto ben avvitato al salta e gira di Merano. Nessun dubbio sul buon operato da parte di Raffaele Romano, capace di compiere un ottimo lavoro su questo prospetto, che in piano era rimasto inespresso nonostante le buone voci che lo avevano accompagnato ai primi assaggi giovanili. Bene anche Scocosita, la nipote di Soviet Star allenata da Simone Pugnotti terza sul traguardo ribadendo buona regolarità e il feeling con il tracciato di Maia, oltre alla disponibilità sul fondo allentato. Solo quarto, e a lunghezze, quel Keen Move che stenta a ritrovare il passo dei giorni migliori. Ha completamente deluso l’atteso tedesco Stafettino, soggetto dal carattere irascibile che alla resa dei conti ha dovuto fermare costringendo Cevin Chan ad un vero e proprio numero in sella. Nel dopo corsa molto soddisfatto l’allenatore del vincitore Radek Holcak: “Siamo felici per questa vittoria e la continuità del nostro cavallo che sta dimostrando tutto il suo valore. Il suo futuro è qui in Italia, tornerà a Merano per puntare alla siepi per i 4 anni.” (P.All) (Nella foto a sinistra Radek Holcak)