Aintree sold out per la seconda giornata del Grand National Festival. Un pomeriggio ad altissimo contenuto tecnico nel quale si correvano quattro corse di primo grado. Inatteso e quanto mai clamoroso il flop del caldo favorito Vautour nelle attese Melling Chase. Il meraviglioso protagonista delle ultime Ryanair di Cheltenham, chiudeva anzitempo la propria corsa cadendo sulla prima fence della dirittura opposta. Perfetto fino al luogo del misfatto, l’allievo di Willie Mullins procedeva in avanti con assoluta naturalezza, Ruby Walsh percorreva la prima parte del percorso in totale controllo della situazione, commettendo un grave errore nell’approccio al salto. Corto nell’invito la ricezione era peggiore, Vautour cadeva coinvolgendo in una paurosa dinamica lo stesso Ruby Walsh, travolto dal cavallo fortunatamente senza particolari conseguenze. La corsa procedeva lasciando in avanti Clarcam, God’s Own ed il grigio Al Ferof. L’epilogo era emozionante, Clarcam mollava gli ormeggi, God’s Own e Paddy Brennan bene in assetto sulla fence finale, erano pronti a respingere e controllare il generoso tentativo da parte di Al Ferof. Un successo meritato per un cavallo molto generoso ed abbonato ai secondi posti, gestito benissimo dall’ottimo Paddy Brennan, che dopo il successo di ieri pomeriggio in sella Cue Card nelle Bowl ripeteva l’impresa nelle Melling. Brennan dichiarava nel dopo gara: “Sono felice ed emozionato. Ho vinto per un allenatore per me molto importante come Tom George, da sempre un mio grande estimatore. Non riesco a credere di aver vinto anche se questo cavallo meritava un successo di questa dimensione.” Felicissimo anche il suo allenatore Ton George: “ Vorrei ricordare che in passato è gia stato un vincitore di gruppo uno è un buon cavallo. I ragazzi hanno fatto un lavoro egregio su di esso e Paddy lo ha montato davvero bene. Sono felice per lui ed è bello godere insieme di questa vittorie. Credo che Punchestown possa essere il nostro prossimo obiettivo, il cavallo corre meglio in questo periodo, è fresco e non ama troppo i fondi allentati. Valuteremo nei prossimi giorni.” Finale ad alto coefficiente emozionale fra Ballyoptic e Bellshill nelle Sefton Chase. La vittoria ad andava al primo interpretato con grande grinta dall’ottimo Ryan Hatch, già vittorioso a Cheltenham con Blaklion nelle Rsa e alla sua seconda corda di gruppo uno. Patrick Mullins generosissimo in sella all’allievo del padre, non saltava benissimo la penultima ma lottava muso contro muso la corsa fino al traguardo. Terzo chiudeva Potter’s Legend. Conferma per Buveur D’Air nelle Top Novices Hurdle. Nicky Henderson confidava in una prestazione importante per l’ex francese agli ordini di Philippe Chemin. Piaciuto particolarmente nelle Supreme di Cheltenham vinte dal compagno di allenamento Altior, il figlio di Crillon si confermava vincendo una prova di grande sostanza, battendo dopo splendido dibattito finale il sorprendente outsider Petite Mouchoir (40 contro 1). Noel Fehily dava al cinque anni una condotta di gara molto pulita, scalando posizioni sul finire della curva pronto a concretizzare in dirittura d’arrivo. Il finale fra il rappresentante della Potensis Bloodstock e il Giggistown era adrenalinico, sul palo i due terminavano nell’ordine distanziati da una incollatura. Terzo chiudeva l’atteso Limini, poco reattivo dopo essersi avvicinato con buoni propositi nella fase conclusiva della corsa. Native River splendido protagonista sui 5000 metri delle Mildmay. Seconda vittoria al festival per l’allenatore Colin Tizzard, ancora protagonista dopo la bellissima affermazione di ieri pomeriggio nelle Bowl Chase grazie a Cue Card. Richard Johnson riusciva finalmente a togliersi la qualifica di maiden in questo meeting, scacciando definitivamente i fantasmi che lo aveva accompagnato nella quattro giorni di Cheltenham. Il jockey di Hereford lavorava alacremente in sella all’erede di Indian River, gestendo la corsa da pacemaker opponendosi tutta la strada ai tentativi dei suoi avversari. La svolta della corsa in dirittura d’arrivo. Il favorito Un Temps Pour Tout non reggeva all’urto del battistrada, lasciando campo aperto a Blaklion ed Herry Parry Morgan. Quest’ultimo era il più incisivo fra gli inseguitori senza riuscire a colmare il gap delle tre lunghezze di distacco inflitte dal rivale. (Nella foto God’s Own batte Al Ferof e Clarcam)