La Primavera degli ostacoli milanese apriva con il tradizionale Premio Corona Ferrea, prova per debuttanti anziani in siepi sulla distanza dei 3200 metri. Un test di valido spessore che in passato ha lanciato cavalli di pregevole lignaggio, buon auspicio per il vittorioso Dream In Japan, che alla sua prima sugli ostacoli ha lasciato una favorevolissima impressione. Nonostante i soli quaranta giorni di apprendistato mattutino, l’allievo dei Marcialis ha mostrato perfetto allineamento al nuovo mestiere, il figlio di Dalakhani ha saputo mettere in pista qualità e tecnica, costruendosi una gara a caratteri maiuscoli. Alessio Pollioni, al quale va il merito di averlo preparato con grande dovizia di particolari, lo ha gestito con grande naturalezza, lasciando l’esuberante Polydus a consumare la davanti le proprie energie nervose. Passato in vantaggio sulla diagonale breve, l’allievo dei Marcialis controllava con autorevolezza l’atteso faveriano Mishgar, ex Richard Hannon training che poco prima del salto finale cercava di riorganizzare l’attacco al rivale. Pollioni molto sicuro ai comandi del quattro anni, staccava con estrema facilità nel tratto piano, vanificando ogni tentativo da parte dell’importato in fucsia. Marital chiudeva buon terzo precedendo Twyn e Noisemaker. Per il vincitore, probabile adesso l’adesione alla Corsa in Siepi dei 4 anni in programma ad inizio Maggio. Finale thrilling quello che riservava il Premio Brivio, handicap per chaser anziani sui 3600 metri. Collar An Tie guidava la corsa fino alle intersezioni delle diagonali, quando The Alamo accentuava la pressione sul leader liberandosene poco prima della dirittura d’arrivo. Da dietro emergevano con profitto Burgundy Ball e Nelly Darrier, il primo poco ortodosso nel cercare la corsia preferenziale, la Dormelliana sacrificata dal ceco nel momento topico della gara. Bravo Jo Bartos in sella all’allievo di Paolo Favero ad anticipare l’attacco e salvare chiaramente il successo proprio da Burgundy Ball e Nelly Darrier. Dopo il valido warm up trevigiano, The Alamo ha confermato l’ottima disponibilità al tracciato milanese, dispersivo ma efficace Burgundy Ball, passo avanti promettente dela ‘Nero’ Nelly Darrier. Rotonda e meritata la vittoria per Babosso e Davide Columbu nella vendere sullo steeple del Premio Bogliasco. Il francese da Maille Pistol appartenente alla Signora Giovanna Ralli, si prendeva con gli interessi ciò che gli era sfuggito alla sua ultima apparizione pisana, rendendosi protagonista della corsa con un finale avvolgente. Columbu restava prudente come spettatore interessato per oltre metà percorso, avvicinandosi gradualmente in diagonale breve, pronto a concretizzare la manovra sul fuggitivo Moqorro dopo l’ostacolo finale. L’atteso Y Me Rebelo spegneva le sue velleità poco dopo l’ingresso in dirittura, lasciando al quarto posto Larsen Bay. (Nella foto Dream in Japan ed Alessio Pollioni)