GIAPPONE. Campione cercasi. Dopo il ritiro di Oju Chosan, i fan del chaser nipponico guardano a Nishino Daisy vincitore dell’ultimo Daishogai e a Village Eagle, due volte protagonista nella Pegasus Jumps Stakes, due potenziali star che dovrebbero darsi appuntamento nel Grand Jump di Sabato 15

Ritiratosi alla fine della scorsa annata, Oju Chosan eletto come migliore saltatore giapponese per ben quattro stagioni (2016, 2017, 2018, 2021) ha lasciato un vuoto importante fra i sostenitori di questa disciplina, adesso alla ricerca di un nuovo leader che possa quanto meno cercare di avvicinare le imprese realizzate dal formidabile saltatore erede da Stay Gold. Il portacolori di Naoyoshi Nagashima che in carriera ha vinto sei volte il Nakayama Grand Jump e tre volte il Daishogai, oltre ai successi nel Tokyo High Jump (2016, 2017) Hanshin Spring Jump (2017, 2019, 2020) e Tokyo Jump Stakes (2016), paradossalmente non ha mai vinto il Pegasus Jump Stakes, unico neo di una carriera straordinaria, corsa spesso sfruttata dall’allievo di Shoichiro Wada come prova di preparazione. Corsa che invece una delle nuove star nipponiche ha vinto per ben due edizioni consecutive, ovvero Village Eagle sei anni dalla giapponese Tokino Nastia che sta gradatamente trovando la giusta dimensione nel chase. Avviato al nuovo mestiere nei salti estivi di Niigata nel 2020, il sei anni allenato da Masahiro Takeuchi ha trovato la sua prima vittoria in una maiden a quattro anni in quel di Fukushima, vincendo un anno dopo la sua prima Pegasus Jumps Stakes, giungendo poi quinto la corsa seguente nel Nakayama Grand Jump di Gr1 vinto dal marziano Oju Chosan. Quinto nei Daishogai 2022, corsa vinta da un altro potneziale crack nipponico come Nishino Daisy, rientrato con un buon terzo posto in stagione nella Hanshin Spring Jump, Village Eagle ha vinto in questi giorni il suo secondo Pegaus, e si appresta ad affrontare proprio il vincitore del Daishogai nella prossimo Nakayama Grand Jump in programma sabato 15 Aprile, giornata nella quale si disputerà anche il Satsuki Sho, ovvero le 2000 Ghinee giapponesi.

(Nella foto Nishino Daisy)

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