Sabato si vola in Giappone per la seconda tappa della triplice corona nipponica con la disputa del Nakayama Grand Jump. Il primo atto della Pegasus Jump Stakes, ha messo in evidenza due ottimi soggetti come Village Eagle e Blason D’Amour, ma non vi è alcun dubbio che i binocoli e l’attenzione dei media sarà tutta per il campionissimo Oju Chosan, che alla veneranda età di undici torna in azione nella corsa che lo aveva visto assoluto protagonista per cinque edizioni consecutive dal 2016 al 2020. Vincitore nell’ultimo step dell’anno nel Nakayama Daishogai a Natale 2021, il possente erede da Stay Gold è rientrato in modo alquanto prudente nella Hanshin Spring Cup, ed è quanto mai palese che l’allievo di Shoichiro Wada abbia limato la propria condizione atletica in vista di questa pattern. Giusto però considerare i due soggetti che si sono seriamente contesi la leadership nella Pegasus Jump Stakes, Village Eagle e Blason D’Amour. Il primo è un allievo di Masahiro Takeuchi cresciuto moltissimo con il passaggio d’età, considerando che la sua ultima vittoria era stata sull’anello di Fukushima in una maiden in steeple chase a Luglio 2021. Il secondo è un interessante Deep Impact già apprezzato per il secondo posto conquistato alle spalle di Oju Chosan nel Daishogai, cavallo che non sa vincere ma apparso maturo per essere competitivo a livello di primo grado. Secondo nel Daishogai 2020 e nel Grand Jump 2021, merita una segnalazione anche il rientrante Ken Hovawart, soggetto presentato da Hideyuki Mori che ha ben vinto il Kyoto Jump Stakes di Gr3 lo scorso Novembre, quindi Meiner Leone vincitore del Nakayama Jump Stakes lo scorso anno, rientrato con un quarto posto a Kokura nel Shunrei Jump Stakes; più duro il compito di Kitan Tejo, in crescita My Sunshine, grossa sorpresa Satono Pursuit. Non ci sarà il detentore del titolo Meisho Dassai.
(Nella foto Oju Chosan)