Rock The Race? Un vero e proprio metronomo. Così lo aveva definito alla vigilia del Prix Guillaume De Pracomtal il suo jockey Ludovic Philipperon. Dieci corse in carriera e altrettanti piazzamenti per il figlio di Whipper, che alla sua undicesima apparizione è riuscito a togliersi la qualifica di maiden, vincendo in bello stile il ricco quinté di giornata in programma ad Auteuil. L’allievo di Robert Collet ha legittimato il successo, confermando quanto di buono fatto intravedere al rientro nel Prix de Goulaine (Listed Handicap). Impostato nelle posizioni di retroguardia dal suo jockey, il rappresentante della triade Vidal – Ricard – Deprez, si è presentato in controllo degli avversari a due siepi dalla conclusione. Bravo Philipperon che non si è lasciato prendere dal panico, anche quando gli attaccanti Bossa Nova e Jazz Poem gli chiudevano la porta in faccia ai 400 finali. Rock The Race emergeva con nonchalance sullo steccato delle tribune, accompagnato senza particolare sforzo dal suo fantino. Alla fine una mezza lunghezza divideva il vincitore da Bossa Nova e Jazz Poem, quindi London Whale e Winneyev. (Nella foto Rock The Race in corda si difende da Bossa Nova e Jazz Poem)