Pioggia e terreno molto pesante nell’ultimo atto al Sant’Artemio, clou la XVII esima edizione della Corsa Siepi di Treviso, listed race sui 3500 metri con una buona dotazione da 22 mila euro, prova che ha messo in evidenza l’ospite ceca Cheminee. Ennesima perla presentata dalla formazione Tuma Charvat, la femmina da Arakan ha vinto di misura da calda favorita lottando in fondo alla corsa contro l’ottimo quattro anni No Pasaran. I due hanno monopolizzato l’ultimo quarto di miglio della corsa staccandosi dagli avversari, presentandosi in linea alla siepe finale per poi disputarsi il successo terminando nell’ordine al termine del tratto pianeggiante. Giunta a Treviso con una sequela di quattro vittorie nel 2019, splendido il successo a Parigi nel Prix Léopold Bara nel Novembre dello scorso anno, ottimo rientro a Pardubice contro il compagno di colori Aztek, l’allieva di Pavel Tuma non ha accusato incertezze lungo il percorso nonostante fosse al rientro dopo lunga assenza, manifestando grandi potenzialità, malgrado, per evidenti questioni strutturali, la poco incline adattabilità al salta e gira della circolare trevigiana. Tecnica apprezzabile, motore con gran tamburo e un ardore ben gestito dal rientrante Jan Faltejsek, bravo nel dargli sempre la giusta corsia nell’ultimo giro del percorso, la Royal Interlude andrà rivista in circuito ad ampio raggio al fine di capire quale possa essere il proprio target. Molto bene No Pasaran, quattro anni del team Aichner protagonista di un positivo Autunno milanese, rivisto migliorato anche nel fisico e pronto con il passaggio d’età ad un 2021 di buon auspicio.
Nella giornata da segnalare la bella vittoria in apertura di programma della tre anni Lady Minx e Raffaele Romano, un successo molto netto da top weight che vale qualcosa in più di quanto dica il reale distacco dal secondo arrivato Consensus.
Strepitoso il successo del grigio Prouchki nella periziata in siepi del Premio Treviso, il quattro anni allenato da Pepi Vana esploso sul terreno pesante per una vittoria quanto mai enfatica contro la migliorata Danza Nel Vento. Sullo steeple del Premio Carbonera è tornato al successo il commovente Aventus, sei anni agli ordini di Paolo Favero che dopo tanti infortuni, 606 giorni dopo il suo ultimo sigillo è riuscito a completare una fase tutto sommato positiva; nulla da fare per il rientrante Treizor du Pilori, deludente l’atteso Quick Davier.
(Nella foto in alto Cheminee e Jan FaLtejsek)