Un’edizione del Premio Lainate funestata da alcuni episodi che potevano nel peggiore dei casi, raccontare una cronaca ancor più grave di quella ugualmente triste della quale siamo stati spettatori. Partiamo dalla fine, quando il leader Quinze de la Rose ha toccato con i posteriori l’elemento più grande del brook altermine della lunga diagonale, costringendo alla caduta Jan Faltejsek. La parte superiore dell’ostacolo si è spezzata alzandosi pericolosamente ad altezza fantino, centrando in pieno l’accorrente Martinstar che di fatto salvava Alessio Pollioni da un impatto che avrebbe potuto recare seri danni al jockey laziale. Conseguente anche la caduta di Quick Davier e Raffaele Romano, quest’ultimo che probabilmente rischia una stop per la clavicola; Martinstar poco dopo fermava per un grave infortunio. Capivari si salvava dall’effetto domino trovandosi poco dopo leader isolato, vincendo la gara per distacco nei confronti dei superstiti Anna Reilly e Capitoul; non ha corsa Mezajy. Per il vincitore la corsa è devenuta un vero e proprio lavoro pubblico, vedremo se il suo team deciderà se collocarlo o meno al grande steeple. Bella l’edizione del Celeste Citterio, canonico appuntamento sulle siepi riservato agli anziani che guardano al gruppo uno di fine stagione. Il successo è andato al sorprendente Namoum, giunto alla terza vittoria in due mesi. Assai piaciuto nella gara inaugurale del Brivio, il rappresentante di Elia Tanghetti ha battuto in volata il vivace Laldann, trovando in Alessio Pollioni interprete ineccepibile, bravo ha trarre le migliori risorse del sette anni ben preparato da Raffaele Romano, un figlio di Samun in crescita esponenziale chiamato adesso ad onorare al meglio il posto in prima fila prenotato alla Gran Siepi di Milano. Ottima performance per Laldann, senza dubbio meglio intonato sulle siepi, un cavallo non costruito per saltare ma che sul selettivo tracciato milanese come mostrato in età giovanile sa esprimere tutto il suo potenziale. Ha corso bene Mensch che conferma la propria forma, quarto sorprendente Volcancito, male Piton Des Neiges e Live Your Life, rimandati alle prossime occasioni e mai apparsi in grado di manifestarsi un fattore ai fini del risultato. In apertura di programma bel successo di Ivo e Jan Faltejsek. L’allievo di Pavlina Bastova apparso molto cresciuto durante la fase estiva meranese, reduce proprio dalla vittoria ottenuta a Maia, si è preso il Bullona nonostante una punitiva situazione ponderale, precedendo il brillante Mushrae presentatosi al rendez vous dell’ultimo ostacolo con il piglio del vincitore, ma reo di un brutto errore che gli è costata una potenziale chance di vittoria. Bello il finale di Capitoul, che si è nuovamente mostrato come in occasione del secondo posto conquistato in handicap a metà settembre, un passo indietro per Duke Is Back, Aventus e Toi Meme.
(Nella foto Namoum e Alex Pollioni)