Veder nuovamente saltare nel magnifico lotto milanese è stata per molti una bella sensazione. Lo scenario offerto da Milano senza dubbio uno degli ippodromi più belli d’Europa, lascia pensare alla metropoli degli ostacoli, il pensiero corre veloce in Francia, non ce ne vogliano i cugini transalpini per il paragone, San Siro è per certi aspetti una sorta di Auteuil italiana, che nonostante abbia subito un certo ridimensionamento nel corso degli anni a livello di ostacoli, mantiene inalterato il suo fascino. Partiamo dall’inizio con il Premio San Giorgio, la maiden per quattro anni ed oltre sulle siepi che ha confermato lo spessore di Robbesant. L’allievo di Franco Contu ha fatto centro alla sua seconda uscita sugli ostacoli, confermando quanto di buono fatto intravedere all’esordio meranese. Bel prospetto questo figlio di Authorized sul quale c’è scommettere per il futuro, un soggetto in totale evoluzione che con il giusto programma potrebbe regalare delle soddisfazioni al suo team. Preciso in gara eccezion fatta per una piccola distrazione al termine della lunga diagonale, il portacolori della Sepe Srls ha mostrato buona tecnica allungando bene nell’ultimo tratto di gara sotto la gestione del ceco Jan Faltejsek, sfuggendo alla rincorsa dell’ottimo Gap Pierji, neo acquisto Aichner out alla siepe finale per una lieve incertezza che ha colto impreparato il buon Jan Kratochvil; Banky’s Art terminava al secondo posto lasciando a distacco l’iniziale leader Silent Partner.
Colpaccio di Paolo Favero nel tradizionale Monte Stella riservato ai tre anni. Nulla da dire sulla vittoria del suo Speed Merchant, valido Zebedee prelevato dalla formazione di Michael Appleby, capace in corsa di mostrare doti quasi naturali al nuovo mestiere. Apparso subito a suo agio come manifestato dal body language di Rostislav Bens, il portacolori di Lydia Olisova non ha dovuto fare altro che attendere gli eventi fino alla diagonale breve, all’uscita della quale ha continuato a disegnare una traiettoria molto larga per poi sparare splendido parziale finale con il quale ha messo la museruola al quotato Way To Epsom, battuto nel tratto piano finale dal sorprendente El Bulli. Bravo Gaetano Volpe in sella all’allievo di Raffaele Romano, Cityscape ex Grizzetti che si è reso protagonista di una gestione attenta in spalla ai primi, per poi proporre interessante finale che fa ben pensare per i prossimi impegni; esordio ok per Way To Epsom, un po’ ardente ma efficace con qualche correzione, da rivedere anche St Patrick Day; sfortunato Sopran Pegaso in difficoltà alla penultima siepe. Veniamo al Brivio, primo test in prospettiva Gran Siepi di Milano. Namoum ha vinto confermando le buone sensazioni meranesi del vittorioso Loccatelli, imponendosi con la prestanza del cavallo di qualità. Il successo odierno ha restituito i giusti titoli ad un soggetto, la cui promettente carriera da saltatore è stata condizionata da diversi stop che ne hanno impedito un percorso verso quartieri di prima categoria; bravo Raffaele Romano nel riportarlo gradatamente alla propria dimensione.
Una curiosità, il figlio di Samum resta imbattuto a Milano in due uscite, la prima vittoria è datata 2017. En plein completato per il team del trainer bresciano che ha piazzato al secondo posto l’ex francese Saint Julian. Ottima la performance del portacolori di Christian Troger interpretato da Gaby Agus, che a Milano era atteso ad una prestazione maiuscola; ok anche Let It Go Papa a conferma del buon momento di forma. Male il ceco Korfu, uscito chiaramente battuto dal confronto già al termine della breve diagonale, quarto Morning Star leader sin dal via.
(Nella foto in alto Speed Merchant e Rostislav Bens)
