Non poteva esserci epilogo più bello. L’Estran trionfa a Maia conquistando per il secondo anno consecutivo il Gran Premio Merano Alto Adige. Una vittoria che ammutolisce le sirene francesi e spedisce al mittente e ai mal pensatori, i dubbi di uno straordinario successo maturato la scorsa edizione, causa il fuori programma del grande favorito Le Costaud. Il tempo è un giudice molto saggio, e un anno più tardi ha nuovamente sancito un meraviglioso campione come L’Estran, che a sette anni può ancora pensare in grande e continuare a scrivere la storia di questa affascinante manifestazione. E’ la vittoria di un team formidabile capitanata da Josef Aichner, un uomo la cui grande passione per gli ostacoli lo ha portato ad investire molti denari nel corso di queste stagioni, lasciando la propria attività lavorativa al figlio David, anch’esso amante delle corse, il tutto legato da un unico filo conduttore, quello della famiglia Vana e la sua formidabile equipe, bravissimi nel gestire l’ampio roster a disposizione e nel programmare in modo oculato le scelte da operare durante la stagione. Lo dicono i risultati conseguiti in questi anni, con i Vana Sr e Jr che dal 2013 ad oggi hanno conquistato ben cinque Gran Premio Merano. Infine Josef Bartos, big jo, interprete come sempre sopraffino e mai banale, bravissimo nel saper orchestrare e amministrare ogni frangente di gara, come ha dimostrato anche in questa occasione con la vittoria di L’Estran, un doppio successo che lo porta direttamente sui libri di storia, al fianco di mostri sacri come Maurizio Moretti, Ferdinando Saggiomo e Albertino Baseggio. Finisce probabilmente l’era di Le Costaud, il nove anni allenato da Guillaume Macaire, un cavallo importante che nel corso della propria carriera ha dovuto sopperire a problemi fisici che lo hanno costretto a non conquistare mai un gradino da gruppo uno in Francia, giunto sesto dopo una buona parte di gara da protagonista, riuscendo a terminare il percorso nonostante un galoppo deficitario come evidenziato in dirittura d’arrivo. Ottimo il ceco Northerly Wind, a conferma dello stato di crescita manifestato in questa stagione, secondo avanti al francese Soldier’s Queen che ha preceduto in volata il sempre valido Al Bustan. Corsa Siepi dei 4 anni. C’è voluto oltre un anno ma alla fine Sky Costellation ha trovato nuovamente il meritato primo piano in una corsa di gruppo, conquistando con pieno merito la classica di generazione sulle siepi. Nulla da fare per gli altri sullo strapotere manifestato del portacolori di Christian Troger, splendido nel suo cammino stagionale, encomiabile nella retta finale per vincere in totale controllo nonostante il solito scarto verso l’esterno che ha oltretutto regalato metri preziosi ai propri avversari, chapeau Raffaele! Nulla da fare per il potente francese Apple’s Cat, che in fondo batteva per il secondo posto Pour Vous et Nous e No Pasaran, quest’ultimo coraggioso nel sferrare l’attacco al vincitore in dirittura d’arrivo.
Gran Criterium D’Autunno. Infine la vittoria splendida del tre anni Lemhi Pass e Jan Faltejsek, che ha coronato un progresso quanto mai evidente nel momento più importante della stagione, contro una femmina generosa e coraggiosa come No Profit, che Gabriele Agus ha montato perfettamente contro il maschio ottimamente presentato da Laura Marinoni per i colori italianissimi di Marco Biffi, bravissimi; terza la francese Fire De Toi.
Infine la strepitosa vittoria di Brunch Royal e Alberto Carrassi in apertura di programma nel cross country. Incredibile il finale dell’allievo di Pepi Vana, che in poche battute ha guadagnato lunghezze preziose, arrivando all’appuntamento della siepe finale a ridosso di Manolo e la leader Zubiena, per staccare netto e sicuro negli ultimi 150 metri di gara.
(Nella foto in alto L’Estran e Josef Bartos)