Makito ha confermato in pista i buoni propositi dei lavori mattutini, vincendo per manifesta superiorità la debuttanti riservata ai tre anni sulle siepi del tradizionale Pasqualino Mazzoni. Ultima perla di una lunga serie di campioncini targati Raffaele Romano, la scorsa edizione vincitore con lo sfortunato L’Imperdibile che gli consegnò la vittoria numero 500 in carriera. Bravo come sempre il player manager bresciano che ha tenuto a bada l’esuberanze iniziali del portacolori di Christian Troger, apprezzabile figlio di Makfi che ha risolto la pratica a traguardo lontano staccando limpido negli ultimi 700 metri di corsa. Sfortunati Bandit Corse e Salcret caduti alla siepe finali ormai sicuri del piazzamento. Il primo presentato da Ilaria Saggiomo è stato autore di buon percorso mostrando anche una certa attitudine, il secondo Salcret, fratello di Airvi che ha manifestato di essere soggetto quanto mai progressivo. Non hanno rubato nulla il terzo arrivato Peace Garden, bello fisicamente e Johnny Be Good, quest’ultimo protagonista di percorso pulito.
Sullo steeple chase del Val Senales l’atteso Sternkranz ha cancellato velocemente l’esperimento cross country, vincendo chiaramente la prova a vendere sui 3550 metri riservata agli anziani. Josef Bartos ha atteso gli eventi gettando un occhio alle manovre del vivace leader Persian Doll, quest’ultimo caduto al verticale ha lasciato spazio al diretto inseguitore Capitoul, in sella al quale il polacco Dominik Pastuszka tentava il contropiede dopo il salto dell’arginello cercando di prendere vantaggio decisivo rispetto proprio al sei anni da Kamsin, che in dirittura accorciava il gap dall’avversario mettendo sul piatto della bilancia la sua miglior qualità nel tratto piane finale; al terzo posto terminava il grigio Le Moulleau. Asta infuocata al termine della corsa con Fausto Trappolini per il team Bottura seriamente intenzionato all’acquisto del vincitore, difeso a denti stretti dal suo proprietario Josef Aichner.
(Nella foto in alto Makito e Raffaele Romano)