Seppur senza la sua meravigliosa cornice di pubblico, Merano resta lo scenario italiano di maggior impatto visivo, la sua collocazione naturale e i colori del quale è composto creano ogni anno un rituale da sindrome di Stendhal. Maia è tornata in attività in questo special week Pentecoste proponendo due belle gare riservate ai giovani esordienti, la prima a livello cronologico quella riservata alle femmine in ricordo di donna Ludovica Albertoni, l’altra per i maschi interi e castroni entrambe sulla distanza dei 3000 metri. Nel primo esame tondino la rappresentante di casa Troger Aggression ha senz’altro rubato l’occhio, ma in gara l’allieva di Raffaele Romano ha palesato un profilo molto green dando mai la sensazione di poter rivelarsi un fattore decisivo ai fini del risultato. Ha vinto la ceca allenata da Josef Vana Sr Theresie per i colori della Statek Blata Cesky, interessante prospetto da Footstepinthesand che in corsa ha manifestato ottimo grip in chiave tecnica, eccellente adattabilità al fondo scorrevole e buonissima qualità in piano. Jan Kratochvil ha fatto il resto guardando da dietro i suoi rivali per poi sprintare dalla curva conclusiva fino al traguardo, vincendo in un serrato finale l’importata di Paolo Favero Belle Rousse interpretata dal polacco Dominik Pastuszka. Ottima la performance dell’ex Sir Mark Prescott erede da Archipenko, brillante per tutto il percorso ai fianchi della generosa No Profit, mancando soltanto all’ultimo tempo di galoppo in una corsa nella quale avrebbe meritato il successo. Prestazione ad hoc anche di No Profit (seconda pedina Troger) alla quale spetta l’oscar della sfortuna per come si è sviluppata la gara. Pollioni: “Con una corsa più lineare avremmo potuto anche vincere, all’ultima è arrivata un po’ stanca ed ha saltato con il piede sbagliato ma complessivamente è andata bene, è una buona cavalla che salta con attenzione.” Jan Kratochvil jockey vincitore della corsa ha detto: “Ottima cavalla in piano nulla da dire, ha saltato benissimo lungo il percorso e credo che abbia importanti margini di progresso.” Dominik Pastuszka (Belle Rousse) ha dichiarato: “C’è mancato soltanto l’ultimo galoppo, ha fatto tutto bene, si è guardata un po’ intorno in fondo alla gara ma complessivamente è andata forte e potrà fare meglio in futuro.”
Nella prova riservata ai maschi arrivo bellissimo fra i due allievi di Raffaele Romano, Airsive ex Grizzetti per i colori della Genets, e l’importato polacco di Elia Tanghetti Assassin interpretato da Alex Pollioni. Una gara molto convulsa che si presta a molte chiavi di lettura, per alcuni dei partecipanti (vedi i cavalli di Aichner) era la prima volta sulla pista meranese situazione che obbligatoriamente rimanda il giudizio su di essi. Ottimo il vincitore Airsive, soggetto di valido profilo che appena avrà iniziato a digerire il mestiere potrà mettere in campo i geni del padre Elusive City. Raf Romano lo ha gestito in maniera prudente senza mai perdere contatto con la leadership, ha superato con poca brillantezza la siepe di fine retta opposta nel momento topico della gara, ed ha poi iniziato a migliorare il proprio cambio d’azione a corsa praticamente finita, lanciandosi dopo l’ultima siepe in una rincorsa vertiginosa pur allargando, con la quale ha pizzicato sul traguardo il compagno di allenamento. Alex Pollioni ha avuto inizialmente linea di gara favorevole ma ha poi dovuto cambiare gestione dopo i due errori sulla diagonale, avvicinandosi comunque in maniera promettente ai fuggitivi Firion e Hidden Horizon. Da qui in poi il portacolori di Tanghetti ha fatto tutto bene, ed ha solo il demerito di aver trovato un cavallo in questa circostanza più forte. Della triade Vana ottimo il finale di Thavors; sfortunato nell’allargamento il battistrada Firios, bene anche Hidden Horizon (appiedato Agus per 10 giorni per aver perso il terzo posto).
Nella giornata da segnalare la bella vittoria del veterano Chicago sulle siepi del Premio Brunoro; splendida anche l’affermazione dell’esperto Mentore per il training di Gianluca Bastianelli (in credito con la fortuna) nel cross country sui 3000 metri, in testa da un capo all’altro senza colpo ferire, Lorenzo Chieregati è andato sicuro al bersaglio per una vittoria quanto mai enfatica.
(Nella foto in alto Assasin e Airsive)