Ippica come tutti gli altri sport in stand by a tempo indeterminato. L’esplosione a catena e la naturale diffusione a carattere mondiale del batterio Covid-19, ha steso ogni qualsiasi forma di attività, restano attive solo le filiere essenziali utili a garantire la sopravvivenza. Lo scenario attuale è al momento molto preoccupante e se è vero che l’Italia è più avanti rispetto agli altri paesi europei nella lotta al Coronavirus, la speranza è quella che in maniera graduale tutto possa riavviarsi gradualmente seppur con tutte le difficoltà del caso. Il calcio sarà senza dubbio il faro guida sulla pontenziale riapertura di tutte le altre manifestazioni a carattere sportivo, si parla di Maggio come potenziale periodo di un ripristino del campionato (ovviamente a porte chiuse) scenario che affronterà anche il nostro turf, con gli ostacoli che a tal proposito potrebbero avere ripercussioni molto più gravi rispetto alle corse piane. Lo ha sottolineato anche la vicepresidente di Merano Galoppo Clara Martone, che in settimana intervistata a Unire Tv ha evidenziato la problematica legata alla presenza delle formazioni Ceca e Polacca, che durante la stagione portano un contributo fondamentale nella composizione del campo partenti. Come noto nel frattempo salterà la giornata pasquale riservata alle corse Haflinger in programma per domenica 13 Aprile, l’inizio della stagione regolare prevista per domenica 3 Maggio potrebbe slittare a fine mese, andando ad occupare la pausa estiva per una sessione di corse che potrebbe a quel punto svilupparsi interamente fino a domenica 27 Settembre, giorno nel quale si disputerà il Gran Premio Merano Alto Adige. Ma come detto resta la problematica legata ai fantini e ai cavalli dell’est, la decisione di trasferirsi definitivamente per tutta la stagione in Alto Adige e un’ipotesi da prendere in considerazione, ma al tempo stesso non è detto che sia del tutto praticabile se consideriamo le problematiche legate alla quarantena che nei propri paesi è attualmente concreta e possibilmente più prolissa rispetto al nostro paese. Josef Aichner che ha i cavalli in allenamento in Repubblica Ceca, potrebbe prendere a quel punto la decisione di trasferire una parte del proprio materiale a Merano, al fine di garantire un contributo importante alla causa partenti, uno scenario possibile per l’imprenditore di Sarentino che vorrebbe ovviamente voler vedere correre i propri cavalli sulla pista d’elezione.
Nel caso in cui la situazione non dovesse sbloccarsi con la conseguente difficoltà di reperire uomini e cavalli, a quel punto il programma di corse potrebbe subire una notevole metamorfosi, al fine di garantire un palinsesto degno dello scenario di Merano. L’ipotesi di aprire le tutte proposizioni in ostacoli anche ai Gr e alle Amazzoni (da valutare le limitazioni) è seriamente da prendere in considerazione, come succede attualmente anche nelle corse in cross country. Benedetto il tempo di quando c’era il corso per allievi fantini e Gentlemen da ostacoli, che si teneva puntualmente in Estate a Borgo Andreina, come ci ha sottolineato la storica voce degli ostacoli Rinaldo Innocenzi. A tal proposito Innocenzi (Spegasso) ci ricorda come nel passato hanno staccato la patente da professionisti Mauro Simondi e Carlo Mirlandola, fino agli anni 2000 quando Raffaele Romano, Giuliano Rota e Svevo Dell’Antonia iniziarono ad affacciarsi nel mondo delle corse da professionisti, o come quelle non più del recente passato, vedi Sandro Argenton, Giorgio Guglielmi, Filippo Grasso Caprioli, Marco Bozza, Mario Turner che ha montato nel Grand National di Aintreem e Massimo Caimi quest’ultimo che vinse addirittura il Merano in sella al suo North Bay nel 1988, così come Andrea Donati che nel 1972 trionfò con il cinque anni Whispin, signori con la esse maiuscola che non avevano nulla da invidiare ai professionisti. A tal proposito abbiamo chiesto ad alcuni addetti ai lavori cosa ne pensano. Christian Ghiotti: “Non dovessero venire gli stranieri sarebbe un guaio, ai Gr aprirei le vendere e gli ascendenti, per le corse più discrete metterei un paletto magari per numero di vittorie al fine di evitare corse sfalsate come avviene in alcuni cross.” Massimo Volante ha detto: “Per i cross senza dubbio. In siepi e Steeple è già più difficile: dovrebbero poter montare, con i fantini, cavalieri che abbiano vinto almeno 10 corse in ostacoli (una volta con 10 vittorie si perdeva la qualifica di allievo, non so se è ancora così), che quindi abbiano una certa esperienza. Però non so quanti GR ed Amazzoni ci siano in attività che abbiano 10 corse.”Raffaele Romano ha ha dichiarato: “Sicuramente si può fare, non vedo controindicazioni, su due piedi posso dire ok, poi magari potremmo valutare certi requisiti.” Luigi Maceli dalla Francia ha detto: “E’ difficile poter giudicare un’eventuale apertura alle corse in ostacoli per i Gentlemen. Si potrebbe fare pensando magari ad alcuni paletti, magari amatori che abbiamo un minimo di vittorie o a quelli con maggiore esperienza, si potrebbe pensare di chiamarli da fuori ma il problema resta la quarantena.” Davide Satalia ha detto: “Non sono nelle condizioni di poter rispondere, non conosco il programma che verrà proposto e non so se il Coronavirus creerà problemi ai fantini.” Alessio Pollioni: “Si può fare non sono contrario, ma con determinati requisiti, amatori che abbiamo un minimo di vittorie ed un’esperienza comprovata.” Dominik Pastuszka ha commentato: “Sicuramente sarebbe un grande aiuto perché come fantini siamo davvero pochi in Italia. Senza cechi e altri stranieri diventerà molto difficile.” Alberto Carrassi, gentlemen di comprovata esperienza sia in ostacoli che in piano ha dichiarato: “Sono favorevole ad un eventuale situazione di questo tipo, nel prossimo futuro potrebbero esserci problemi legati alla mancanza di fantini causa le note vicende legate al Coronavirus. Per me sarebbe una cosa positiva, mi piace montare in ostacoli, avere l’occasione di stare in corsa con fantini che hanno un’elevata esperienza sarebbe per noi molto positivo, ovviamente andrebbero valutati determinati requisiti, non tutti o quasi nessuno ha vinto dieci corse in ostacoli ma magari potremmo fare una scrematura valutando i successi fra piano ed ostacoli.”
(Nella foto la pista di Merano)