Lunedi 24 il Mipaaft ha disposto, in seguito alle ordinanze emesse dalle Regioni, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto, la sospensione delle riunione di corse fino al 1′ Marzo, causa le note vicende legate alla diffusione del coronavirus. La priorità è ovviamente la salute e l’incolumità della popolazione, tutti concordi su tale decisione, seppur qualcuno degli addetti ai lavori avesse manifestato l’idea di poter correre a porte chiuse, ipotesi presa in considerazione per le partite di calcio, alle prese con un problema calendario che l’ippica ovviamente non ha. Se un focolaio simile si dovesse sviluppare Inghilterra, a rischio ci sarebbero tutte le più grandi manifestazioni sportive, prime fra tutte quella del festival di Cheltenham, che a meno di due settimane dall’apertura rischia seriamente di vedere serrati i propri cancelli. La minaccia del coronavirus è stata discussa durante l’incontro annuale di lunedì tra la BHA e Cheltenham a proposito del festival, meeting al quale partecipano ogni anno oltre un quarto di milione di persone provenienti da tutto il mondo. A tal proposito è stato istituito un gruppo tripartito che sta seguendo le linee del governo, al fine di tutelare il lavoro delle imprese e degli stessi datori, come dichiarato dalla direttrice dei servizi dell’ippodromo della RCA Caroline Davies.
Per il secondo giorno consecutivo, i titoli in borsa di alcune società di scommesse hanno riscontrato un crollo dei mercati azionari globali a causa dei timori che il virus possa causare danni economici. L’indice FTSE ha toccato il minimo in un anno e le azioni di William Hill sono scese del 5,1%. Le azioni delle partecipazioni GVC, proprietarie di Ladbrokes e Coral, sono diminuite dell’1,6 per cento. Le azioni di Flutter Entertainment, che gestisce Paddy Power e Betfair, sono scese dello 0,97 per cento. Il gruppo Stars, che possiede Sky Bet, è sceso del 2,78 per cento. Non vi è stato alcun impatto diretto sulle corse in Gran Bretagna o Irlanda, ma lo scoppio ha influenzato gli incontri nel sud-est asiatico. Hong Kong ha adottato misure estreme per prevenire la potenziale di diffusione del virus alle riunioni di gara di Happy Valley e Sha Tin, mentre i negozi di scommesse sul territorio sono stati chiusi questo mese con effetto immediato, una mossa per aiutare a combattere la diffusione della malattia. Tutti i delegati della Cina continentale che si erano registrati per l’evento hanno accettato di stare alla larga e l’HKJC ha severamente limitato la propria delegazione alla conferenza.