A Leopardstown era il giorno della ricca Irish Gold Cup Chase, secondo e ultimo atto del Dublin Festival che metteva in palio molti denari, otto corse tutte di gruppo di cui ben quattro di primo grado. Mezz’ora prima della classica sulle tre miglia si consumava l’evento sportivo atteso in tutta la nazione, vedere nuovamente in pista il campionissimo Faugheen chiamato ad un’altra impresa della sua leggendaria carriera, vincere a dodici anni la Flogas Novice Chase sui 4000 metri e restare imbattuto nel suo nuovo mestiere da chaser. Ebbene ‘the machine’ la star assoluta di questo straordinario meeting non ha fallito l’appuntamento con la vittoria, regalando al champion trainer Willie Mullins uno dei suoi successi più speciali. Protagonista di una carriera sfortunata nella quale ha superato infortuni a ripetizione, che in più di un’occasione ne avevano messo in discussione il proseguimento del suo percorso da saltatore, il figlio di Germany ha saputo conquistare una vittoria enfatica al suo 25 gettone di presenza, timbrando il cartellino per la 17 esima volta da vincitore ottenendo il suo undicesimo podio di gruppo uno. Per la famiglia Ricci e il suo mentore Willie Mullins è senza dubbio il ‘the horse of the lifetime’ un fenomeno del nuovo secolo sul quale non bastano gli aggettivi disponibili nel nostro vocabolario per qualificare un monumento equino, che quando arriverà il momento del congedo dalle corse farà piangere un’intera popolazione. Il trainer di Closutton nella lunga intervista a Racingtv del dopo gara ha dichiarato: “Sono assolutamente felice. Ho avuto molti vincitori prima, ma questo è incredibile. Hanno detto che era una vittoria particolare quando ha vinto a Limerick a Natale, ma non ero lì. Vincere qui è fantastico è probabilmente uno dei vincitori più speciali che abbia mai avuto. È stato un vero e proprio test di primo grado, soprattutto per il modo in cui ha combattuto. Paul è stato bravo con lui e lo ha gestito con naturalezza. Pensavo che l’altro nostro cavallo in corsa lo avrebbe battuto, ma così non è stato. L’anno scorso ha avuto piccoli problemi, ma è tornato ed è fantastico per le tre vittorie cha ha collezionato. Tornare alla sua età e farlo sul palco numero uno qui per me è fantastico. Avrei dovuto mandarlo oltre le recinzioni l’anno scorso e mi sono distratto. Non volevo ritirarlo senza andare oltre le recinzioni, dato che è quello per cui l’abbiamo comprato. Guarda cosa può fare ora a 12 anni, , è fantastico. Le persone vogliono andare in pensione a 10, 11 o 12 anni, ma per me hanno molta vita se non hanno esaurito il chilometraggio come cavalli più giovani. Possono andare molto più a lungo di quanto la gente pensi e lui ne è la prova vivente. Ha resistenza, ha velocità, può saltare. Ha l’intero pacchetto per un cavallo da corsa e una volontà (per vincere) un po’ come Un De Sceaux. Entrambi vogliono allenarsi e mettersi al lavoro, hanno un grande atteggiamento nei confronti delle corse e dell’allenamento mattutino. Sarei stato triste se fosse stato battuto oggi. Un sacco di gente pensa che se lo attacchi lui si piega ma non è così. Per i piani futuri? Vedremo…” Per la cronaca la irish Gold Cup Chase ha visto l’affermazione di Delta Work e Jack Kennedy, colori Giggistown training di Gordon Elliott, il vincitore della Savills Chase che ha battuto il favorito Kemboy e il runner up Presenting Percy.
(Nella foto l’ingresso in dirittura della Flogas Novice Chase, a desta sullo steccato Faugheen e Paul Townend)